Sul bordo degli occhi…

Sul bordo degli occhi dimora il fondo delle cose

piano sconosciuto assente che in disparte si ritrae

in irridescenza di cose nascoste

un bagliore fra tutti si annuncia in linee e curve il tuo volto

mi concentro meglio

sui particolari di un richiamo al corpo

e con lingua agile mossa come da vento

descrivo il tumulto della povera carne

escursione mai programmabile mai rassicurante

Apro una possibile quanto auspicata visione da fuori

mi emancipo da ciò che appare

attendo che l’ invisibile prenda forma

guarda guardami mi espongo all’incomprensibile

trituro

sminuzzo parole

ne esce un suono in direzione precisa e nell’intima propria solitudine di un ascolto

io ti chiamo

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